Armando Punzo, responsabile della Compagnia della Fortezza, direttore artistico del Festival di Volterra, è tra le presenze di maggiore intelligenza e visionarietà del teatro italiano, i suoi spettacoli sempre spiazzanti, travolgenti, ipnotici, una magica energia vitale, il gruppo degli interpreti del carcere ormai veri professionisti, lungo, intenso il lavoro di preparazione, l'esito sempre una perfetta miscela, densa, esplosiva, potente, di testi, pensieri d'autore, suggestioni colte, e realtà della vita, esperienze vissute, nell'incerto, inquietante confine tra verità e finzione.
Per la nuova produzione di quest'anno - in calendario da questa sera, data d'avvio della rassegna estiva dopo una serie di appuntamenti in alcuni piccoli centri periferici - P.P.Pasolini, ovvero Elogio al disimpegno, molte le collaborazioni da Parma, assistente alla regia Laura Cleri, collaborazione di Manuela Capece, costumi di Emanuela Dall'Aglio, documentazione fotografica di Stefano Vaja, vengono ripresi alcuni versi colmi di dubbio per quel continuare ad esistere in «ossessionato esilio/ pur vivendo in cuore alla nazione»: Punzo cita così Pasolini rinnovando con forza, oltre ogni dottrina, ogni religione, la sua fiducia verso la poesia, l'arte teatrale, «oggi si ricomincia daccapo, ogni gesto prende un nuovo senso».
E la compagnia della Fortezza sarà in scena anche per la grande festa finale nella magnifica Piazza dei Priori che vede insieme i due più importanti festival toscani, Volterra Teatro e Armunia, la sera, la notte del 31 con I pescecani e il Sing Sing Cabaret con numerose partecipazioni straordinarie di musicisti e cantanti, una sorta di comune «resistenza alla tristezza».
Importante la presenza delle Ariette: oltre a Secondo Pasolini - evento innaturale in alcuni paesi, un percorso che conduce alla visione del film Il Vangelo secondo Matteo, e ai dialoghi, nei pomeriggi del festival, su diversi aspetti del teatro, è in calendario Assenti, ispirato a Il dolore di Marguerite Duras. Tra gli ospiti internazionali Armand Gatti, presenza d'onore, che guiderà un seminario di scrittura creativa, gli spettacoli Z-I love you honey bunny della Wee Company, coreografie di Francesco Scavetta, e L'Homme du jour del Theatre National de la Communaute Wallonie Bruxelles, ispirato all'opera Il nostro bisogno di consolazione di Stig Dagerman, regia di Christian Ternon.
Ma tutte le giornate sono fitte di eventi: in calendario anche Due, di/ con Leonardo Capuano e Renata Palminiello; il debutto nazionale di Progetto Kamikaze, regia di Fabrizia Mutti, con Lino Musella; Dinieghi del Teatro di Nascosto/ Hidden Theatre, regia di Annet Henneman, a ricordare tante storie di rifugiati; La Bellezza di Liberamente, regia di Davide Iodice, una creazione dalle dense emozioni, visto di recente a Napoli; Io sto bene, regia di Alessandro Fantechi; la prima nazionale di La Ballata di Franz, liberamente ispirato a Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin, regia di Franco Brambilla, produzione della Corte Ospitale, di cui si hanno ancora nella mente splendide immagini, lo studio visto a Rubiera; Psicosi 4.48/ Cantico di Sara Kane, con Valentina Capone; Calderon, il padre, il figlio, la torre, il palazzo, regia di Alessandra Cutolo; Binario Zero del Teatro Morfico di Cabòtin, regia di Pasquale Scalzi e Armando Sanna; Narcisuss set di Anonimascena, scritto e diretto da Giacomo Bernocchi.
Ma molto numerosi sono anche gli appuntamenti musicali, le mostre, i cicli di video, e così via: a Volterra, dal 26 luglio al primo agosto, «non una vetrina di prime, un supermercato dell'arte, un fast food degli eventi di tendenza - scrive Punzo - ma un luogo in cui artisti e uomini di cultura trovano ancora spazio per raccontare le proprie esperienze e condividerle». Per informazioni: www.volterrateatro.it, tel. 0588 80211 /80321.
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